La giornata della Terra
Quel puntino è la nostra Terra vista dalla sonda Cassini, appena passata da Saturno.
Oggi 22 aprile è la sua giornata. Vedendo questa immagine è forse ancora più chiaro che frasi come “salviamo il pianeta” non hanno molto senso.
Il pianeta è lì da 5 miliardi di anni, e altri 5 miliardi di anni di vita gli si prospettano in futuro.
La vita sulla Terra è presente da miliardi di anni e probabilmente continuerà per altri miliardi di anni. Vita che è sopravvissuta a 5 estinzioni di massa e che sopravviverà ad altre che verranno.
Ma non è neanche l’umanità a dover essere salvata. Siamo ormai oltre 7 miliardi, se anche arrivasse un nuovo virus devastante, per rimanere in un tema di attualità, la probabilità ci dice che fra 7 miliardi, per il caso, molti saranno naturalmente immuni, e potranno continuare la specie. Possiamo anche devastare il pianeta o fare una guerra termonucleare globale, ma comunque in un modo o nell’altro la vita, che probabilmente include la nostra specie, continuerà, magari con altre modalità.
Quello che dobbiamo “salvare” è il nostro benessere, le grandi conquiste ottenute dalle democrazie liberali: un’aspettativa di vita che supera gli 80 anni, la libertà, la pace, la felicità, la cultura.
Rispettare l’ambiente, vivere in armonia con la nostra Terra, non vuol dire garantirci un futuro, ma un futuro almeno uguale al presente se non migliore. Ma significa anche estendere questo benessere a chi non l’ha ancora raggiunto, consentendogli il diritto e la possibilità di poterlo raggiungere.
Perché le risorse sono scarse per definizione.
Da un punto di vista sistemico, riscaldamento globale e inquinamento non si notano neanche da Saturno. Ci sono state glaciazioni e surriscaldamenti peggiori, e quando esplodevano i vulcani altro che PM10…
Ma nel microcosmo delle nostre esistenze questi cambiamenti possono essere devastanti.
Dobbiamo essere tutti ambientalisti per puro egoismo.
Allargando ancora la visione, questa è la clamorosa “foto” del buco nero supermassivo Messier M87, al centro dell’omonima galassia, a 50 milioni di anni luce da noi.
Nella foto è rappresentato in scala il nostro sistema solare, con la posizione della sonda Voyager 1, la sonda che ha superato i confini del nostro sistema solare.
Un buco nero che ha un massa di 6,5 miliardi volte quella del nostro Sole e inghiotte materia (gas) pari a 90 Terre al giorno…
Ecco 90 Terre che ogni giorno spariscono, per dare idea di quanto siamo piccoli.