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Tag: ecologia

È una questione di equilibrio, ma sbagliato

È una questione di equilibrio, ma sbagliato

John Nash è stato un matematico geniale che con le sue intuizioni ha rivoluzionato molti campi, dall’economia alla relazioni internazionali.

La sua principale scoperta, che porta il suo nome, è oggi purtroppo insegnata solo in alcuni corsi universitari di economia e matematica, mentre penso che andrebbe inserita nei programmi di scuola almeno dalle medie, come il teorema di Pitagora. La teoria dei giochi -con le sue applicazioni- consente di descrivere e analizzare moltissime situazioni nella vita reale, e la comprensione dei suoi meccanismi ci consentirebbe di compiere scelte migliori e di vivere meglio. Sbagliare i congiuntivi è sempre fastidioso, ma comprendere il ‘dilemma del prigioniero’ ci consentirebbe di ridurre la conflittualità sociale e darebbe alle persone la possibilità di decidere consapevolmente.

Il traffico

La vignetta di apertura è di facile comprensione: probabilmente una volta nella vita tutti ci siamo trovati in questa situazione. In questa vignetta c’è la scoperta di John Nash che ha contribuito a fargli vincere il Nobel per l’economia. Tutto qui? Be’ sì, è un po’ come l’uovo di Colombo, è facile quando lo spiega, ma nessuno ci è arrivato prima…

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La giornata della Terra

La giornata della Terra

Quel puntino è la nostra Terra vista dalla sonda Cassini, appena passata da Saturno.
Oggi 22 aprile è la sua giornata. Vedendo questa immagine è forse ancora più chiaro che frasi come “salviamo il pianeta” non hanno molto senso.
Il pianeta è lì da 5 miliardi di anni, e altri 5 miliardi di anni di vita gli si prospettano in futuro.
La vita sulla Terra è presente da miliardi di anni e probabilmente continuerà per altri miliardi di anni. Vita che è sopravvissuta a 5 estinzioni di massa e che sopravviverà ad altre che verranno.
Ma non è neanche l’umanità a dover essere salvata. Siamo ormai oltre 7 miliardi, se anche arrivasse un nuovo virus devastante, per rimanere in un tema di attualità, la probabilità ci dice che fra 7 miliardi, per il caso, molti saranno naturalmente immuni, e potranno continuare la specie. Possiamo anche devastare il pianeta o fare una guerra termonucleare globale, ma comunque in un modo o nell’altro la vita, che probabilmente include la nostra specie, continuerà, magari con altre modalità.
Quello che dobbiamo “salvare” è il nostro benessere, le grandi conquiste ottenute dalle democrazie liberali: un’aspettativa di vita che supera gli 80 anni, la libertà, la pace, la felicità, la cultura.
Rispettare l’ambiente, vivere in armonia con la nostra Terra, non vuol dire garantirci un futuro, ma un futuro almeno uguale al presente se non migliore. Ma significa anche estendere questo benessere a chi non l’ha ancora raggiunto, consentendogli il diritto e la possibilità di poterlo raggiungere.
Perché le risorse sono scarse per definizione.
Da un punto di vista sistemico, riscaldamento globale e inquinamento non si notano neanche da Saturno. Ci sono state glaciazioni e surriscaldamenti peggiori, e quando esplodevano i vulcani altro che PM10…
Ma nel microcosmo delle nostre esistenze questi cambiamenti possono essere devastanti.
Dobbiamo essere tutti ambientalisti per puro egoismo.

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